giovedì 10 aprile 2014

Avis - Oggi più che mai serve sangue, sì, ma serve raccogliere quello necessario nel momento giusto. La 54^ assemblea dell'Avis provinciale di Ravenna

Oggi più che mai serve sangue, sì, ma serve raccogliere quello necessario nel momento giusto

Dalla 54^ Assemblea dell'Avis della provincia di Ravenna l'esortazione al cambiamento per un tema costante e dirimente: gli obiettivi di salute della società

Importante abituarsi alla prenotazione per la donazione del sangue e orientare verso il dono del plasma, del quale c'è davvero molto bisogno, garantendo sempre maggior qualità e sempre maggior sicurezza


Accreditamento dei punti di raccolta e delle unità di raccolta sangue ed emocomponenti (da espletare entro il 31.12.2014); riorganizzazione della raccolta e modulazione delle donazioni (sviluppare sempre di più la pratica della prenotazione della donazione del sangue, così come avviene da sempre per il plasma, che intreccia e completa la donazione a chiamata; incremento della donazione di plasma del quale c'è estremamente bisogno); ampliamento della platea dei nuovi donatori per garantire il ricambio generazionale e per rispondere alle nuove esigenze e agli obiettivi di salute della società; sensibilizzazione dei giovani alla solidarietà e alla pratica del dono.


Questi gli argomenti più discussi e articolati nel corso della 54^ Assemblea dell'Avis della provincia di Ravenna che, non a caso, ha scelto come tema: '2014, cambiamo oggi per l'Avis di domani'.


Cambiamento è la chiave di svolta di un'Associazione come l'Avis che a livello nazionale conta oltre 1 milione 700 mila soci donatori (in provincia di Ravenna 11.796) ed è al secondo posto in Europa per la raccolta di plasma donato da donazioni periodiche, anonime, gratuite e responsabili e che vanta un sistema unico al mondo in cui le Regioni affidano in conto lavoro la produzione di farmaci plasmaderivati ai fini dell'autosufficienza nazionale. La donazione di plasma in questi anni in Italia è cresciuta ma le stime parlano di un consumo all'anno di un milione di litri e nel 2013 ne sono stati raccolti 784 mila.


«La disponibilità al cambiamento nel nostro caso è necessaria al fine di essere davvero utili alla società, attraverso la nostra collaborazione con il sistema sanitario e l'Azienda Usl, per raggiungere gli obiettivi di saluteafferma il presidente dell'Avis provinciale Carlo CasadioLa programmazione deve essere concertata con tutti gli interlocutori perseguendo l'autosufficienza. Il percorso è molto impegnativo ma altamente qualificante perché il fine ultimo è una sempre maggior qualità della donazione, una sempre maggior sicurezza per il donatore e per il ricevente. Qualità e sicurezza devono essere omogenei su tutto il territorio nazionale».


Certo ai donatori è richiesto uno sforzo e un importante cambiamento culturale di approccio alla donazione: viene chiesto di essere donatori 'responsabili e consapevoli', caratteristiche che non necessariamente in altri tipi di volontariato sono indispensabili: in certi casi 'la volontarietà' è già molto. In Avis, da oggi, serve anche la professionalità dell'essere donatore, che significa dare ancora maggior valore al gesto già di per sé estremamente prezioso. Ma si può dire che qualcosa è già stato seminato in questo senso grazie al lavoro e all'impegno quotidiano dei dirigenti Avis locali e dei volontari in quanto la provincia di Ravenna in ambito regionale presenta il minor numero di unità di sangue iperdatate e la dottoressa Ivana Tomasini, del Servizio Trasfusionale dell'Azienda Usl della Romagna, precisa «si tratta del risultato migliore di tutta la nostra regione».


La razionalizzazione e la programmazione del sangue in ospedale (e in ogni caso per la cura delle persone), i progressi delle tecniche operatorie, portano a sapere ogni giorno di che tipo di sangue c'è bisogno e di quanto. Ecco perché oggi più che mai serve sangue sì, ma serve raccogliere quello necessario nel momento giusto. Da qui l'invito alla pratica della prenotazione della donazione (si evitano anche le lunghe attese); da qui l'invito rivolto a donatori di alcuni gruppi la cui raccolta può essere momentaneamente sospesa ad orientarsi a donare il plasma. In questo modo l'atto della donazione non è mai sprecato, ma è un ulteriore valore aggiunto etico e morale. Come specificato sopra: responsabile e consapevole.


 

 
Ravenna, 10 Aprile 2014

 
Ufficio stampa per Avis Provinciale di Ravenna
Lucia Betti, tel. 329 9052205 - Pierluigi Papi, tel. 338 3648766



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