mercoledì 10 agosto 2011

LA COOPERAZIONE È UNA RISORSA DEL TERRITORIO: BASTA DIFFAMAZIONI. La riflessione di Legacoop Ravenna sulla crisi e sul ruolo della cooperazione espressa dalle parole del suo presidente Giovanni Monti

 

 

LA COOPERAZIONE È UNA RISORSA DEL TERRITORIO:

BASTA DIFFAMAZIONI

 

La riflessione di Legacoop Ravenna sulla crisi e sul ruolo della cooperazione

espressa dalle parole del suo presidente Giovanni Monti

 

La cooperazione dà lavoro a oltre 25 mila persone e ha circa 290 mila posizioni associative

 

In questo complicato scenario di crisi generale che va inasprendosi di giorno in giorno, Legacoop e il mondo cooperativo non nascondono la testa sotto la sabbia e cercano, come sempre, di fare la propria parte, affrontando così le situazioni più difficili per salvaguardare i punti produttivi e il massimo dell'occupazione possibile, cercando altresì di mettere in campo progetti e risorse per trasformare le sfide che questa crisi propone in nuove opportunità di sviluppo e di lavoro.

 

A Ravenna e non solo, però, per alcuni esponenti del Pdl tutto questo è considerato dannoso e frutto di un torbido disegno contro gli interessi della nostra comunità e della nostra gente. Per il bene del nostro territorio sarebbe ora di farla finita con le diffamazioni e bisognerebbe impegnarsi tutti con responsabilità e serietà per cercare di uscire al più presto dalla crisi.

 

Noi a questi signori chiediamo, come abbiamo fatto in più occasioni pubbliche, di dare invece un loro contributo perché oltre alle cose buone o eccellenti che facciamo, possiamo aggiungerne di ulteriori.

 

Occorre adoperarsi a livello nazionale perché si avviino, oltre alle necessarie politiche di risanamento del bilancio, anche politiche di sviluppo e di nuova crescita.

 

L'intera cooperazione ravennate dà lavoro a oltre 25 mila persone, fra soci lavoratori e dipendenti, e ha circa 290 mila posizioni associative, quasi raddoppiate negli ultimi 8 anni; la fiducia nei confronti della cooperazione cresce; la democrazia economica in cooperativa, pur perfettibile, è una precisa realtà. Dialoga in autonomia con tutti i soggetti protagonisti del territorio in quanto ha fra gli obiettivi la tutela dei soci e dei dipendenti delle cooperative a prescindere dall'appartenenza politica personale.

 

La cooperazione, nel suo complesso, anche a Ravenna è fattore di sviluppo, di tenuta occupazionale e ingrediente fondamentale del pluralismo economico e della coesione sociale ed economica. La cooperazione non delocalizza nei paesi in cui il costo del lavoro è inferiore, perché è legata al territorio e patrimonio intergenerazionale. Questa è la nostra ricchezza, che ci ha permesso di resistere meglio di altri tipi di imprese alla crisi.

 

Da parte di Legacoop, stiamo cercando di arginare, impegnando anche risorse del movimento, le poche situazioni di seria difficoltà, a partire dal settore costruzioni e movimento merci, ma anche di attivare nuovi progetti in nuovi settori di attività come ad esempio la produzione di energie rinnovabili, il ciclo delle acque, quello dei rifiuti, la cultura e il welfare, per avere nuovi posti di lavoro, in particolare per i giovani.

 

Inoltre, le cooperative di consumo e di distribuzione, competitive nel territorio, stanno portando avanti le politiche di sostegno ai consumatori, ai disoccupati, ai cassaintegrati con forte impegno nella valorizzazione dei prodotti realizzati in Italia e nei nostri territori, a partire dall'ortofrutta. Fondamentale è l'azione per offrire la massima qualità controllata del prodotto ai prezzi più convenienti.

 

Va ricordato come in questi anni grazie ad esempio a Coop Adriatica, si siano messe in campo politiche che hanno calmierato e ridotto drasticamente i prezzi di svariati prodotti farmaceutici e per l'alimentazione dei bambini e che, per quel che riguarda la precarietà del lavoro, sempre nella stessa cooperativa, il 93% dei contratti è a tempo indeterminato.

 

 

Giovanni Monti

Presidente Legacoop Ravenna

 

 

 

 

Ufficio stampa Legacoop Ravenna

Coop Aleph – Lucia Betti 329.9052205

betti@coopaleph.it

 

 

 

lunedì 1 agosto 2011

Coop Sole ed Herambiente accendono 4.350 pannelli fotovoltaici

 

 

Coop Sole ed Herambiente accendono 4.350 pannelli fotovoltaici

allestiti nell'ex discarica lungo la statale Romea SS 309

 

Ora l'obiettivo di Legacoop è realizzare la "partecipazione collettiva"

di produzione di energie rinnovabili con il coinvolgimento diretto dei cittadini

 

Sono ultimati i lavori di realizzazione dell'impianto fotovoltaico eseguiti da Coop Sole, la cooperativa ravennate associata a Legacoop che opera nel campo della 'green economy'.

 

Il progetto di Coop Sole - presentato nello scorso novembre a Ecomondo di Rimini - ha permesso così la riconversione a centrale fotovoltaica della discarica di Herambiente, società del Gruppo Hera, situata lungo la statale Romea SS 309 al km 3,8, a Ravenna, inattiva dal 1994 e che ancora per decenni dovrà essere controllata e presidiata.

 

L'investimento ammonta a 4 milioni di euro ed è stato cofinanziato da Federazione delle Cooperative di Ravenna, Coop Adriatica, Consorzio Ravennate, Ceir e Gruppo Cevico.  

 

La prova generale si è svolta nel pomeriggio di venerdì 29 luglio con il collegamento e l'accensione dei 4.350 pannelli fotovoltaici, allestiti su un'area di 2,5 ettari, per una potenza complessiva di un megawatt, capace di soddisfare il fabbisogno annuale di energia elettrica di circa 500 famiglie. Erano presenti Valeriano Solaroli (Presidente di Coop Sole e Direttore Lega delle Cooperative della provincia di Ravenna), Filippo Brandolini (Presidente Herambiente) e Roberto Ravelli (Responsabile Discariche Herambiente).

 

Valeriano Solaroli, Presidente di Coop Sole e Direttore della Lega delle Cooperative della provincia di Ravenna, commenta così la nascita dell'impianto fotovoltaico:

"Il valore aggiunto della realizzazione di questo importante progetto è dato anche dalla condivisione dello stesso, sin dalla sua fase di elaborazione, da parte di Federazione delle Cooperative e di diverse imprese cooperative operanti in differenti settori economici. Ciò è un'ulteriore dimostrazione del fatto che tutte le nostre imprese sono attente al tema ambientale ed energetico. Questo coinvolgimento è per noi fondamentale affinché il progetto funzioni e perché sia possibile, nel prossimo futuro, condividere anche il momento produttivo dell'energia, che significa arrivare alla produzione di energia elettrica attraverso una 'partecipazione collettiva'".

 

Ora che l'impianto fotovoltaico è stato "acceso", l'obiettivo su cui è impegnata Legacoop è proprio quello di far diventare realtà "la partecipazione collettiva" di produzione di energie rinnovabili.  "Ciò sarà possibile - prosegue Solaroli - se il progetto di Coop Sole riuscirà a estendere il coinvolgimento anche ai soci di cooperative e ai cittadini. Si stanno verificando una serie di elementi in merito, certi che una partecipazione attiva e diretta da parte dei cittadini ai progetti si configura come  uno dei modi più efficaci per rispondere alla crisi economica".

 

Il progetto è partito anche grazie all'impegno diretto del Gruppo Hera, molto attento e impegnato al settore delle energie rinnovabili e che, attraverso la controllata Herambiente, sta promuovendo la "conversione" a fotovoltaico delle discariche esaurite.  

 

"Herambiente – ha affermato il suo presidente Filippo Brandolini – nel territorio in cui opera, cioè da Rimini a Modena, possiede numerose discariche esaurite, che rappresentano una grande opportunità per sviluppare progetti legati alle energie rinnovabili, soprattutto utilizzando impianti di tipo fotovoltaico. Si tratta di siti che, così come sono adesso, rappresentano un costo dal punto di vista ambientale. Se riconvertiti, invece, possono recuperare un'importante funzione produttiva, a cui va aggiunto un ulteriore vantaggio: in questo modo non è necessario sottrarre terreni o aree di maggior pregio per realizzare impianti fotovoltaici. L'impianto di Coop Sole è particolarmente importante, in quanto è il primo a entrare in produzione dei 6 previsti su altrettanti siti di discariche esaurite per una potenza complessiva di circa 23 Mw".

 

 

 

Ufficio stampa Legacoop Ravenna

Coop Aleph - Lucia Betti

329.9052205; betti@coopaleph.it