Azione Avis nelle scuole: è tempo di bilanci
Gli incontri dei volontari Avis e dei medici con gli studenti: nell'anno scolastico concluso, a livello provinciale, circa 300 giovani degli istituti superiori si sono presentati per la donazione. Negli otto mesi scolastici la statistica indica 727 nuovi donatori di cui 244 di età compresa fra i 18 e i 20 anni (33,5%) e altri 170 fra i 20 e i 30 anni (23,4%)
Ora che l'anno scolastico 2011-2012 è finito, ecco i numeri della solidarietà dei giovani che frequentano gli istituti superiori della nostra provincia.
Negli incontri effettuati si sono presentati circa 300 studenti "e negli otto mesi di cui si compone l'anno scolastico - illustra Giovanni Zanzi, responsabile Avis provinciale per i rapporti con le scuole - la statistica dei nuovi donatori ne indica 727 di cui ben 244 con età dai 18 ai 20 anni (33,5% ) ed altri 170 con età dai 20 ai 30 anni (23,4%). Credo di poter affermare che i giovani hanno voluto dimostrarsi veramente campioni di solidarietà e che all'Avis la promozione fra i giovani sta dando risultati veramente soddisfacenti".
Durante l'anno scolastico appena terminato, in accordo con i docenti referenti per la salute e con il benestare del dirigente scolastico, l'equipe medica Avis ha potuto sostare con l'autoemoteca nei seguenti istituti superiori della provincia: ITI / IPSIA "BUCCI" Faenza; "PERSOLINO-STROCCHI" Faenza; "A.ORIANI" Faenza; Licei "TORRICELLI-SEVERI" Faenza; ITCG "Compagnoni" Lugo; IPS "Stoppa" Lugo; ITI "Marconi" Lugo; IPSIA "Manfredi" Lugo; Liceo Artistico "L. NERVI" Ravenna; ITC "GINANNI" Ravenna e IPS Alberghiero "ARTUSI" Riolo Terme.
In alcune delle scuole sopra elencate l'autoemoteca ha dovuto sostare per due mattinate onde soddisfare le richieste dei numerosi studenti.
È da oltre 25 anni che l'Avis provinciale di Ravenna offre e chiede collaborazione alle scuole della provincia di ogni ordine e grado. Ciò permette di seminare il principio della solidarietà fin dalla più tenera età dei ragazzi che frequentano le classi delle scuole primarie e secondarie di 1° grado. Permette, poi, di promuovere la donazione gratuita di sé e specialmente del proprio sangue nelle scuole superiori, dove si incontrano studenti oramai in età del dono, maggiorenni.
Nei tre ordini di scuole gli interventi si differenziano a seconda degli interessi degli studenti, ma hanno alla base gli stessi obiettivi: fornire informazioni sanitarie e sociali, formare una coscienza solidale sulla donazione gratuita di sé, suggerire comportamenti e stili di vita tesi a salvaguardare al massimo la propria salute.
È proprio nelle ultime classi delle scuole superiori (in genere 3^, 4^ e 5^) che si concretizza il raggiungimento degli obiettivi. Con le maggiori conoscenze e la responsabilità maturata dopo gli incontri in aula con volontari Avis e con medici spesso messi a disposizione dall'Azienda Usl, gli studenti mostrano interesse sugli argomenti e responsabilità, chiedendo di concretizzare la loro solidarietà rendendosi disponibili ad un'eventuale donazione di sangue.
Compilata la modulistica di rito e dopo gli accertamenti, la visita e il benestare del medico selezionatore ogni studente autonomamente ha deciso di eseguire la sua prima donazione di sangue oppure di sottoporsi al piccolo prelievo per gli esami ed entrare nel gruppo di cittadini aspiranti donatori.
"L'alto numero dei nuovi donatori che hanno una età compresa fra i 18 e i 20 anni (28-30%) evidenzia che tanti giovani desiderano dimostrare in modo trasparente la propria responsabilità e solidarietà - conclude Zanzi - e ci dicono quanto sia più facile avvicinarsi alla donazione nell'ambiente quotidiano dove il gesto evidenzia aspetti sociali e formativi".
Ufficio stampa Avis Provinciale di Ravenna
Lucia Betti, tel. 329 9052205
Pierluigi Papi, tel. 338 3648766