mercoledì 18 aprile 2012

A Cotignola, domenica 22 aprile, la seconda giornata del Torneo di calcio dei popoli organizzato da Avis e Aido. Ci sarà anche l'autoemoteca Avis e materiale informativo Aido

 

 

A Cotignola, domenica 22 aprile, la seconda giornata

del Torneo di calcio dei popoli organizzato da Avis e Aido.

Ci sarà anche l'autoemoteca Avis e materiale informativo Aido

 

Torna domenica 22 aprile il Torneo di calcio dei popoli organizzato da Avis e Aido, in collaborazione con le amministrazioni locali dei Comuni coinvolti, Uisp comitato Bassa Romagna, Circolo Campagolo, l'associazione Primola, Arcobaleno associazione interculturale, Romania Mare associazione Romena Moldava, Senegalesi insieme, Comunità islamica L'Unione.

 

La seconda giornata si svolge a Cotignola - al vecchio campo sportivo "Vassura", in piazza Giovanni Paolo II - e vede impegnate nelle partite in programma alle 9 le squadre Marocchini – Senegalesi e alle 10.30 Resto del mondo – Romeni.

L'abbinamento vincente dell'evento è quello di unire lo sport con la cucina e la musica, all'insegna della socializzazione e della solidarietà.

Quindi, dopo il torneo mattutino, la giornata prosegue a tavola allietata da musica e balli. Il menù è rigorosamente interculturale e presenta piatti tipici della tradizione romagnola e di quella senegalese.

 

Dalla giornata di Cotignola sarà presente l'autoemoteca dell'Avis: in tal modo i giocatori (ma anche i famigliari e gli amici) prima delle rispettive partite potranno effettuare l'idoneità al dono di sangue (è probabile che diverse persone siano tornate da Paesi per i quali è richiesta un'attesa prima della donazione) e di conseguenza prendere l'appuntamento per la data della donazione.

 

Inoltre, saranno disponibili materiali informativi relativi all'Associazione italiana donatori organi che opera per offrire una speranza di vita e la guarigione a tutti coloro che hanno bisogno di un trapianto. In Italia i malati in lista d'attesa a fine 2010 erano 9.489. A fine 2011 sono scesi a 8.783, ma sono ancora troppi.

 

Enrico Flisi, responsabile dell'organizzazione del Torneo di calcio dei popoli, nonché consigliere provinciale Avis e presidente dell'Aido Lugo-Cotignola-Sant'Agata, sottolinea: «È davvero importante avviare processi di 'inte(g)razione' ad ogni livello anche perché è a tutti noto che gli immigrati nelle nostre zone superano il 10% della popolazione complessiva, ma poco abbiamo riflettuto sul fatto che nella popolazione italiana gli ultra sessantacinquenni superano il 25% della popolazione totale, mentre gli anziani tra gli immigrati al momento sono ancora pochi. Da questo ragionamento si desume che nell'età adulta (18-65 anni) il numero degli immigrati supera il 16% rispetto alla popolazione totale: quindi ogni 6 adulti 1 è un immigrato e la tendenza è in aumento. È quindi assolutamente indispensabile una piena 'inte(g)razione' dei nuovi popoli nelle nostre comunità anche nelle Associazioni dei Donatori di Organi e dei Donatori di Sangue. Ne va della nostra autosufficienza in termini di donazioni e del mantenimento degli alti livelli di qualità e di prestigio delle nostre Associazioni. Ognuno di noi può nutrire la speranza di ricevere ciò di cui potrebbe aver bisogno solo se tutti (italiani e immigrati) ci impegniamo a fare la nostra parte per renderlo disponibile».

 

I risultati della prima giornata (che si è svolta a Lugo, al campo n. 2 dello Stadio comunale "Ermes Muccinelli") vedono prime pari merito in classifica con tre punti le squadre dei Senegalesi e dei Marocchini. I Senegalesi, infatti, hanno vinto 3 a 1 con il Resto del mondo, mentre i Marocchini hanno vinto 3 a 1 contro i Romeni.

 

Tornando alla seconda giornata a Cotignola, il pranzo si svolgerà al Circolo Campagnolo (via D'Azelio n. 49) e prevede un primo romagnolo vegetariano, un piatto unico senegalese (carne, verdure, riso), pinzimonio e dessert. Musiche e danze questa volta sono senegalesi e romene.

 

«Con la partecipazione a questo progetto - spiega Valentina Contadini, assessora alle politiche della salute e immigrazione del Comune di Cotignola  - l' Amministrazione  intende proseguire il percorso della comunità di Cotignola che si caratterizza per la propria capacità di solidarietà ed accoglienza. Abbiamo iniziato a collaborare con l'Avis già dallo scorso inverno organizzando, con la Consulta degli Immigrati,  una giornata di promozione alla donazione per i cittadini stranieri. In quell'occasione - ricorda l'assessora Contadini -  anche il Sindaco Antonio Pezzi ed il Vicesindaco Luca Piovaccari sono  diventati  donatori Avis, perché l'esempio è il miglior viatico per ogni azione di educazione al civismo ed alla solidarietà. Ringraziamo le preziose associazioni del nostro territorio - conclude l'assessora Contadini - per l'attività profusa, per la loro capacità di creare relazioni umane fondamentali per il benessere dell'intera comunità. Vogliamo ricordare loro, attraverso il nostro sostegno a questa meravigliosa iniziativa, che saremo sempre al loro fianco per "giocare" assieme l'importante partita della condivisione e fratellanza».

 

Il torneo di calcio dei popoli prosegue per altre due domeniche e dopo Lugo e Cotignola sarà la volta di Fusignano e Ravenna. La formula sarà sempre la medesima.

 

Il calendario prevede:

 

Domenica 6 maggio, a Fusignano, alla Polisportiva di Maiano, piazza dello Sport 1 Maiano Monti, alle 9 scenderanno in campo Marocchini contro Resto del mondo, mentre alle 10.30 sarà la volta del match Senegalesi contro Romeni. Il pranzo è curato dalla Polisportiva Maiano con proposte a base di piatti etnici delle varie nazionalità e musiche senegalesi e romene.

Domenica 13 maggio si svolgeranno a Ravenna le finali del torneo di calcio.

 

Per informazioni Avis comunale di Lugo: 347 9209750.

 

Ufficio stampa Avis Provinciale di Ravenna

Lucia Betti, tel. 329 9052205

Pierluigi Papi, tel. 338 3648766

u.stampa@avis.it

www.avis.it/ravenna

 

'Donne cooperatrici: una storia, tante storie' al Teatro Socjale di Piangipane con incursioni di Syusy Blady. Venerdì 20 aprile, dalle 15

 
                            

 

 

 

'Donne cooperatrici: una storia, tante storie'

al Teatro Socjale di Piangipane

con incursioni di Syusy Blady

venerdì 20 aprile, dalle 15

 

 

 

Nell'ambito degli appuntamenti relativi al 2012 - Anno internazionale delle imprese cooperative - la Lega delle cooperative e mutue della provincia di Ravenna ha predisposto una serie di iniziative legate anche al tema specifico delle donne nella cooperazione. Fra queste "Donne cooperatrici: una storia, tante storie", che si svolgerà venerdì 20 aprile al Teatro Socjale di Piangipane (Ravenna), con inizio alle 15.

 

Cosetta Selleghini, responsabile Legacoop Ravenna per le pari opportunità, introdurrà il pomeriggio. Il programma prevede l'intervento di Elda Guerra, docente e studiosa di storia contemporanea, dal titolo: "La presenza delle donne nel movimento cooperativo: uno sguardo storico". 

 

Seguirà la proiezione di "Una storia cooperativa". Si tratta delle interviste a Lidia Milina e Paola Coatti, due presidenti storiche della Copura che - come spiega la Selleghini -  «sono donne imprenditrici di successo e lo raccontano con grande naturalezza. Dal niente hanno costruito un'impresa che ora conta oltre mille soci lavoratori».

 

Non manca la riflessione sul presente. "E oggi? Le dirigenti si raccontano" è la parte della giornata che intende sottolineare, attraverso gli occhi delle donne, i cambiamenti avvenuti dagli anni '80 in poi nel movimento cooperativo ravennate. Così Elda Guerra racconterà e illustrerà le interviste a donne che oggi guidano imprese cooperative: Daniela Zannoni (Federcoop Nullo Baldini), Ruenza Santandrea (Gruppo Cevico), Grazia Cortesi (Il Cerchio), Valeria Callegari (Zerocento), Laura Gambi (Libra) e Federica Zani (direttrice dei corsi della cooperativa "Faenza Teatro e Danza").

 

Fra gli obiettivi dell'appuntamento c'è anche quello di mettere in evidenza quanto è accaduto in positivo nel corso del tempo con una particolare attenzione sulle cose ancora da fare. «Le donne sono sempre state presenti nel mondo della cooperazione e ne hanno segnato il suo sviluppo - precisa Cosetta Selleghini - Il loro ruolo, molte volte apparentemente defilato, è stato fondamentale per la crescita e l'affermazione anche di Legacoop. Raccontare tante storie può servire per capire oggi il nostro futuro».

 

Le immagini sono a cura della Cooperativa Wafer. Durante l'incontro sono previste incursioni e valutazioni di Syusy Blady.

 

L'idea di dedicare un pomeriggio alle donne cooperatrici nasce da una chiacchierata fra un gruppo di dirigenti di Legacoop e la docente di Storia Contemporanea, Elda Guerra, che qualche anno fa - in collaborazione con Circolo cooperatori - ha scritto un libro con interviste a donne e uomini della cooperazione dagli anni '50 agli anni '70.

Elda Guerra ha scoperto che le donne c'erano, specialmente braccianti, ma i dirigenti erano praticamente tutti uomini, dai presidenti ai direttori ai tecnici. Pochissime realtà vedevano la presenza di donne, anche nei consigli di amministrazione. Dagli anni '80 in poi molte cose sono cambiate. Da qui l'esigenza di raccontare anche questa parte di storia del movimento cooperativo ravennate e di farlo attraverso gli occhi delle donne.

 

Per informazioni: Alba Dalprato - Segreteria organizzativa di Legacoop Ravenna tel. 0544 509512; e-mail: dalprato@legacoop.ra.it

 

 

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mercoledì 11 aprile 2012

Nota di Legacoop Ravenna in merito alla proposta della Lega Nord di tagliare i fondi alla cultura per ridurre l'Imu nel Comune di Ravenna

                            

 

Ravenna, 11 aprile 2012

 

La proposta della Lega Nord Romagna di intervenire nel bilancio previsionale del Comune di Ravenna con, fra le altre cose, tagli alla cultura per ridurre l'Imu non piace a Legacoop Ravenna.

«Seppur nella convinzione che l'Imu debba pesare il meno possibile sulle imprese ed in particolare su quelle agricole – afferma Emiliano Galanti, responsabile delle cooperative culturali di Legacoop Ravenna – pensare di recuperare risorse dalla cultura non è accettabile e sostenibile. Dopo i tagli del governo Berlusconi - che hanno messo in ginocchio un intero settore dell'economia italiana, e con la crisi economica che ha fatto diminuire in maniera drammatica le sponsorizzazioni dei privati - pensare di tagliare anche a livello locale i finanziamenti alla cultura significherebbe scrivere la parola fine su molte realtà della nostra città. Lo ribadiamo ancora una volta: la cultura non è un vezzo. Oltre a rafforzare i legami sociali, la creatività e l'apertura alle giovani generazioni, le imprese culturali occupano persone, danno lavoro, creano movimento, sinergie e indotto. La cultura è civiltà, è un investimento sul futuro e oggi più che mai c'è bisogno di tutto questo».

 

 

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venerdì 6 aprile 2012

Il primo appuntamento di Generazioni Ravenna ha fatto incontrare circa 40 giovani cooperatori

 

 

 

Il primo appuntamento di Generazioni Ravenna, il coordinamento locale dei cooperatori under 40, ha fatto incontrare circa 40 giovani cooperatori.

Il futuro e le radici della cooperazione sono stati i temi affrontati nella giornata di studio che si è svolta giovedì 5 aprile

alla Tenuta Augusta e alla Fattoria Guiccioli di Mandriole

 

Si è svolto giovedì 5 aprile il primo incontro di Generazioni Ravenna, il coordinamento locale dei cooperatori under 40 di Legacoop, costituitosi il 12 gennaio 2012, giorno in cui sono state avviate ufficialmente in tutto il mondo le iniziative legate all'Anno internazionale delle cooperative, proclamato dalle Nazioni Unite.

 

Alla Tenuta Augusta, la mattinata del 5 aprile è stata dedicata alle varie tipologie di social network, alla loro diffusione e alle modalità di utilizzo. Stefano Margutti di Wafer ha accompagnato i circa 40 giovani cooperatori nell'universo del web partendo dalla nascita di web 1.0 fino ad arrivare alla comunicazione che si va sempre più sviluppando oggi: il web 2.0.

 

Cooperazione e comunicazione sono due realtà strettamente connesse fra loro. La cooperazione fonda la propria attività nella relazione fra persone e ben si evince quindi quanto la comunicazione interna ed esterna sia importante. E come sia altresì importante praticarla nelle varie forme oggi a disposizione. La giornata di studio "Dalle origini alla cooperazione 2.0" ha tenuto insieme il futuro e le radici della cooperazione, elementi propri della cultura cooperativa.

 

Elementi messi in evidenza nel pomeriggio alla Fattoria Guiccioli da Lorenzo Cottignoli (presidente della Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna) e da Paolo Bolzani (architetto). In questo luogo carico di storia e di memoria Cottignoli ha tracciato le tappe della nascita e dello sviluppo del movimento cooperativo nel territorio, mettendo in evidenza le caratteristiche che distinguono la cooperazione ravennate da quella che si è sviluppata in altre aree. Cottignoli ha sottolineato alcuni passaggi importanti che hanno dato identità alla cooperazione, passaggi di volta in volta legati al rapporto col territorio, al rapporto di scambio fra cooperative, a progetti basati su intuizioni innovative e geniali che hanno fatto della cooperazione un punto di riferimento per questo territorio. E una motivazione fra tutte alla base di questa diversità: il fatto di mettere al centro il lavoro e diventare una cooperazione subito grande. E cosa simboleggia questa diversità? L'insediamento bracciantile e il bisogno di lavoro al quale dare risposta. La cooperazione ha dimostrato, dopo ogni periodo buio e critico della nostra storia, di trovare soluzioni e dare risposte e s'è verificata sempre una proliferazione di cooperative con un altro dato che ritorna: quelle dei braccianti e dei muratori  sono le cooperative che si sono andate consolidando. L'architetto Bolzani ha ripercorso la storia di questa parte di territorio legata in particolare agli edifici restaurati e a quello in fase di ultimazione di recupero sottolineando che questi luoghi ricchi di storia avevano solo bisogno di qualcuno che li facesse rivivere.  Il restauro è stato oggettivamente rispettoso, come ha precisato Bolzani, della 'sacralità laica' del luogo e l'intervento si è limitato al minimo indispensabile.

 

I partecipanti alla giornata di studio sono stati una quarantina, giovani cooperatori provenienti da varie realtà quali Fruttagel, Federcoop Nullo Baldini, Gruppo Cevico, San Vitale, Cmc, Agrisfera, Fare Comunità, Legacoop, Adit, Aleph, Zerocento, Assicoop Romagna, Gruppo ormeggiatori, Deco Industrie, Wafer, CDS Ferrara, Coop edile Buozzi. 

 

La giornata di studio rientra nelle attività organizzate in occasione dell'Anno internazionale delle cooperative. Il 2012, inoltre, è ricco di altre ricorrenze: dai 110 anni della Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna fino ai 150 anni dalla nascita di Nullo Baldini, il padre della cooperazione ravennate e non solo.

 

Generazioni Ravenna è già al lavoro per definire una serie di altri appuntamenti dei giovani cooperatori under 40 di Legacoop. Molto probabilmente in autunno si svolgerà la seconda iniziativa. 

 

 

 

 

 

 

 

Ravenna, 5 aprile 2012

 

Ufficio stampa Legacoop Ravenna

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