Ravenna, 11 aprile 2012
La proposta della Lega Nord Romagna di intervenire nel bilancio previsionale del Comune di Ravenna con, fra le altre cose, tagli alla cultura per ridurre l'Imu non piace a Legacoop Ravenna.
«Seppur nella convinzione che l'Imu debba pesare il meno possibile sulle imprese ed in particolare su quelle agricole afferma Emiliano Galanti, responsabile delle cooperative culturali di Legacoop Ravenna pensare di recuperare risorse dalla cultura non è accettabile e sostenibile. Dopo i tagli del governo Berlusconi - che hanno messo in ginocchio un intero settore dell'economia italiana, e con la crisi economica che ha fatto diminuire in maniera drammatica le sponsorizzazioni dei privati - pensare di tagliare anche a livello locale i finanziamenti alla cultura significherebbe scrivere la parola fine su molte realtà della nostra città. Lo ribadiamo ancora una volta: la cultura non è un vezzo. Oltre a rafforzare i legami sociali, la creatività e l'apertura alle giovani generazioni, le imprese culturali occupano persone, danno lavoro, creano movimento, sinergie e indotto. La cultura è civiltà, è un investimento sul futuro e oggi più che mai c'è bisogno di tutto questo».
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