mercoledì 29 agosto 2012

Nuovo look per l'autoemoteca dell'Avis provinciale. 'I Mancio e Stigma' di Zelig hanno offerto gratuitamente la loro immagine. E' stata anche al Meeting di Rimini, in collaborazione con l'Avis nazionale

 

 

Nuovo look per l'autoemoteca dell'Avis provinciale. 'I Mancio e Stigma'  di Zelig hanno offerto gratuitamente la loro immagine e dichiarano: "donare sangue è troppo wuanderful. Ti lovviamo donatore"

 

E' stata anche al Meeting di Rimini, in collaborazione

con l'Avis nazionale

 

Non passerà inosservata l'autoemoteca dell'Avis provinciale di Ravenna che ora viaggia di territorio in territorio, di scuola in scuola, di iniziativa in iniziativa presentandosi con un nuovo look: quello che l'ha vista presente, in collaborazione con l'Avis nazionale, anche al Meeting di Rimini nei giorni scorsi.

 

Il bianco ha lasciato spazio anche al colore e ai messaggi in un insieme di immagini che vedono protagonisti - grazie alla collaborazione dell'Agenzia Ridens -  anche i comici rivelazione di Zelig: "I Mancio e Stigma".

 

Con la loro parodia degli Emo, anche questa volta "hanno voluto metterci la faccia" (come recita uno dei loro slogan) "perché - affermano - donare sangue è troppo wuanderful. Ti lovviamo donatore".

 

La nuova grafica è stata una scelta indovinata. Sempre più numerose sono le sezioni che richiedono e propongono nelle proprie iniziative l'Autoemoteca e tanti, giovani e non, si soffermano a guardarla e a fotografarla. Anche questo a dimostrazione del fatto che il percorso di un rinnovamento a 360 gradi intrapreso dall'Avis provinciale continua a dare nuovi frutti.

 

L'autoemoteca viene utilizzata in particolar modo in occasione degli incontri dei volontari Avis e dei medici con gli studenti, i quali così hanno la possibilità o di effettuare l'idoneità o di donare.

 

Viene usata, inoltre, in occasione di altre iniziative. Lo scopo è quello di offrire una possibilità in più a chi è disposto a donare e favorire l'informazione e la promozione della donazione di sangue non solo fra i giovani, ma fra tutti i cittadini che desiderano concretizzare la loro solidarietà nei confronti di quelle persone che hanno bisogno di cure ed allo stesso tempo permettono una seria prevenzione per salvaguardare la propria salute.

 

 

Ufficio stampa Avis Provinciale di Ravenna

Lucia Betti, tel. 329 9052205

Pierluigi Papi, tel. 338 3648766

u.stampa@avis.it

www.avis.it/ravenna

 

La Fondazione dopo di Noi organizza il 31 agosto una serata dedicata alla raccolta fondi nei Chiostri del Museo Nazionale di Ravenna

 

La Fondazione dopo di Noi organizza il 31 agosto una  serata dedicata alla raccolta fondi nei Chiostri del Museo Nazionale di Ravenna, con la preziosa collaborazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Ravenna e della Curia

Musica, visita guidata agli affreschi trecenteschi, ai chiostri,  alla Basilica di San Vitale e per concludere cena curata da Angela Schiavina

 

La Fondazione Dopo di Noi organizza il 31 agosto una serata per la raccolta fondi il cui ricavato andrà interamente devoluto per il sostegno ai giovani disabili che la Fondazione ospita nella sua struttura.

L'appuntamento è realizzato grazie al decisivo e straordinario sostegno della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Ravenna e della Curia, in un contesto particolarmente suggestivo come i Chiostri del Museo Nazionale di Ravenna. 

Il programma è così articolato:

alle ore 19.45, la Corale San Pier Damiani della Scuola di Musica di Russi accoglierà gli ospiti con canti gregoriani nel refettorio del monastero che ospita il ciclo degli affreschi provenienti dall'antica chiesa di Santa Chiara. Seguirà la visita guidata agli affreschi trecenteschi, ai chiostri del museo e alla Basilica di San Vitale.

 

alle ore 21.00, cena nel giardino del secondo chiostro.

 

La parte conviviale sarà curata da Angela Schiavina, con lo stile, l'eleganza e la professionalità che distingue il suo lavoro e quello del suo staff per fare la differenza anche nell'arte del ricevere con un'attenzione particolare all'abbinamento fra cibo e architettura.

Il costo individuale di partecipazione all'intera serata è di cento Euro.

Per informazioni: Alba Dalprato (0544.509512 – 349.7442588).

 

Cos'è la Fondazione Dopo di Noi – Presentazione delle attività e dei servizi

La Fondazione Dopo di Noi nasce a Ravenna nel 2002 con il concorso di risorse pubbliche e private, dal comune obiettivo di famiglie di disabili del volontariato e dell'associazionismo, per la volontà di Associazioni familiari disabili, Provincia e Comune di Ravenna, Comune di Russi, Comune di Cervia, Cooperative Sociali, Cooperative di produzione e lavoro, Associazioni di categoria e Ausl di Ravenna.

Il tema del Dopo di Noi è divenuto cogente negli ultimi 20/30 anni, quando, per il positivo effetto del miglioramento della qualità della vita delle persone disabili (a livello sanitario, educativo, relazionale, lavorativo, etc..) si sono cominciate a verificare numerose situazioni in cui la persona con handicap, anche grave, sopravvive alla propria rete famigliare, cosa che in passato era assai più rara.

Da questa riflessione e dalla responsabilità sociale di un intero territorio è nata quindi la Fondazione che opera nell'ambito delle gravi disabilità, ponendo attenzione, oltre che al Dopo Di Noi, al "Durante Noi".

In particolare, oltre all'importante tema della formazione e del supporto agli Amministratori di Sostegno, nei progetti di sviluppo della Fondazione si è aperta una riflessione sull'ipotesi di sostenere sia la persona con disabilità che, eventualmente, i suoi genitori.

Le attività

Uno degli scopi statutari più importanti per la Fondazione "Dopo di Noi" è l'intervento socio sanitario e di solidarietà sociale diretto ad affiancare o sostituire il sostegno familiare nelle situazioni di persone diversamente abili. Le attività principali della Fondazione sono:

1)             Sportello consulenza: è stato attivato sin dal 2004 uno sportello consulenza su richiesta rivolto a genitori con figli diversamente abili.

2)             Amministratore di Sostegno: la Fondazione si occupa dei percorsi di formazione per volontari disponibili a divenire Amministratori di Sostegno e della creazione di elenchi a disposizione dei Giudici Tutelari nel territorio provinciale con i nominativi di coloro che hanno completato il percorso di formazione.

3)             La ristrutturazione e l'apertura della Residenza di Torri di Mezzano.

 

La Residenza di Torri

Il progetto

Nel 2004 sono iniziati i lavori per l'attuazione del recupero della ex scuola elementare di Torri di Mezzano, da adibire a residenza per persone diversamente abili che si trovano in condizioni di bisogno assistenziale e riabilitativo e/o  prive di risorse familiari e parentali.                                        La categoria concettuale in cui la residenza di Torri fin da subito è stata inserita, è quella di "casa". La grande casa nella quale la persona diversamente abile, in particolare chi non ha più familiari, ritrova l'affetto, il clima, l'aiuto e la solidarietà della propria abitazione.

 Il servizio

La Residenza è stata inaugurata nell'aprile 2008 e ospita 12 utenti. Con l'intervento di ristrutturazione ha raggiunto una superficie di 225 mq., ed è dotata di camere doppie con bagni (di cui due trasformabili in mini alloggio).

La gestione è affidata al Consorzio di Cooperative Sociali Selenia.

La struttura è circondata da un ampio giardino e da un parco adiacente, i quali dilatano la vivibilità dell'edificio in quanto si prestano a molteplici attività. L'area verde è stata concepita infatti come un'area di collegamento tra gli ospiti della struttura e la comunità.

L'accoglienza

La Residenza è una struttura accreditata secondo gli standard regionali, ed è rivolta ad ospitare disabili privi di risorse familiari e parentali per periodi medio-brevi in trattamento socio-riabilitativo e a soddisfare i loro bisogni attraverso prestazioni riabilitative, educative, di socializzazione e prestazioni di assistenza e di cura nel lungo periodo.

La Residenza vuole caratterizzarsi come "struttura aperta": per questo promuove il pieno utilizzo delle risorse territoriali disponibili, pubbliche, private, del privato sociale, che favoriscano l'integrazione tra residenza e territorio.

Siamo molto orgogliosi di questa struttura e del lavoro che stiamo portando avanti. E' un lavoro impegnativo, ma gratificante, complesso e totalizzante ma che ci trasmette gioia. E' un lavoro, però, che necessita di ingenti risorse economiche, sempre più difficili da ottenere visti i drammatici tempi di crisi che stiamo un po' tutti vivendo.

Abbiamo organizzato in questi anni diverse iniziative finalizzate a far conoscere e promuovere la nostra Fondazione e i suoi scopi, e a raccogliere risorse necessarie per mandare avanti le nostre attività. Altre ne abbiamo in cantiere, contando sempre sulla grande sensibilità e generosità di chi, da anni, non ci fa mai mancare il proprio sostegno.

 

Ravenna, 29 agosto 2012

 

 

 

 

mercoledì 8 agosto 2012

Il palazzo di Legacoop si è dotato di un defibrillatore esterno semi automatico ed è stato formato un gruppo di 9 persone ora idonee all'utilizzo in caso di necessità. Il defibrillatore è collocato al piano terra dell'atrio del palazzo di via Faentina 106

 

 

 

Il palazzo di Legacoop si è dotato di un defibrillatore esterno semi automatico

ed è stato formato un gruppo di 9 persone ora idonee all'utilizzo in caso di necessità

 

Il defibrillatore è collocato al piano terra dell'atrio del palazzo di via Faentina 106, vicino agli ascensori

 

 

Legacoop Ravenna e le altre cooperative presenti nel palazzo - attraverso la realizzazione di un apposito corso tenuto dalla Croce Rossa Italiana - hanno formato un gruppo di persone ora abilitate all'uso del defibrillatore esterno semi automatico.

 

Il corso, denominato "BLS – D", della durata di otto ore, è stato realizzato dall'istruttore della Croce Rossa Italiana Stefano Ramponi, e vi hanno partecipato 9 persone:

 

Marco Cavallucci (Cia)

Monica Dolcini (Assicoop Romagna Futura)

Rudy Gatta (Legacoop Ravenna)

Serena Magi (Circolo Arci Movimento Cooperativo)

Aurelia Morandi (Federcoop Nullo Baldini)

Giuseppe Morigi (Sopred)

Pietro Pasini (Promosagri)

Federico Pezzi (Adit)

Andrea Vitali (custode palazzo)

 

Il defibrillatore esterno semi automatico è collocato al piano terra dell'atrio del "palazzo Legacoop" in via Faentina 106, vicino agli ascensori. Lo scopo è quello di aumentare le dotazioni di sicurezza del palazzo e dei suoi fruitori.

 

Didascalia della foto di gruppo

Seduti da sinistra:

Pietro Pasini (Promosagri)

Andrea Vitali (custode palazzo)

Stefano Ramponi (istruttore corso)

Aurelia Morandi (Federcoop Nullo Baldini)

 

In piedi da sinistra:

Giuseppe Morigi (Sopred)

Monica Dolcini (Assicoop Romagna Futura)

Serena Magi (Circolo Arci Movimento Cooperativo)

Marco Cavallucci (Cia)

Rudy Gatta (Legacoop Ravenna)

Federico Pezzi (Adit)

 

 

Ravenna, 8 agosto 2012

 

 

Ufficio stampa Legacoop Ravenna

Coop Aleph – Servizi per l'informazione

Lucia Betti, 329.9052205; bettilu70@gmail.com

Paolo Pingani, 331.1240294; ppingani@gmail.com

 

 

lunedì 6 agosto 2012

Iter presenta il Piano industriale e finanziario 2012-2016 per il risanamento, la salvaguardia e il consolidamento della cooperativa

 

 

 

 

Ravenna, 6 agosto 2012

 

Iter presenta il Piano

industriale e finanziario 2012-2016

per il risanamento, la salvaguardia

e il consolidamento della cooperativa

 

Ha raggiunto il traguardo, nei giorni scorsi, il percorso avviato circa un anno fa col supporto del movimento cooperativo per il risanamento, la salvaguardia e il consolidamento della cooperativa ITER, uno dei più importanti punti produttivi del territorio ravennate.

 

Infatti, il 17 Luglio scorso è stato sottoscritto con gli Istituti di Credito coinvolti un accordo per la ristrutturazione dell'indebitamento finanziario, sulla base di un Piano Industriale e Finanziario 2012-2016 predisposto con la collaborazione dell'advisor Bain&Company e asseverato da un esperto indipendente, il tutto ai sensi dell'art. 67, comma 3 lett. D, L. F.

Gli Istituti di Credito interessati sono 20, presenti i più importanti gruppi nazionali e diverse banche locali.

 

Da pochi giorni l'accordo è divenuto formalmente operativo. Nell'operazione, ITER è stata assistita oltre che dall'advisor industriale e finanziario citato (Bain&Company, dott. Luca di Giacomo e dott. Luca Penna), dall'advisor legale Bonelli, Erede e Pappalardo (avv. Paolo Oliviero); gli Istituti di Credito sono stati assistiti dall'advisor legale Lombardo e Molinari (avv. Ugo Molinari).

 

Il Piano Industriale e Finanziario 2012-2016 presenta questi elementi prioritari: il necessario adeguamento all'evoluzione (ora di segno recessivo) del settore costruzioni, con un ridimensionamento dei volumi di produzione e la riduzione delle quantità di commesse, con attenta selezione delle tipologie, dimensioni e territori; una forte riduzione dei costi; la cessione diretta di alcuni asset immobiliari non strumentali; un'operazione di spin-off, in riferimento ai cespiti immobiliari più significativi; la gestione dei fornitori; una profonda riorganizzazione aziendale; una complessa manovra finanziaria.

 

I valori di produzione attesi passano dai  92,5 milioni di euro per il 2012 ai 137 milioni di euro di fine Piano, tenuto conto che per il settore costruzioni le acquisizioni a portafoglio ordini a giugno 2012 garantiscono la totalità della produzione 2012, il 99% di quella 2013, l'87% di quella 2014. Il forte ridimensionamento del fatturato rispetto agli anni precedenti e la sua semplificazione (riduzione del numero delle commesse, privilegiando quelle di taglio medio-grande), è in parallelo al forte calo dei volumi registrato e previsto dal mercato delle costruzioni italiano nonché dal sostanziale blocco dell'attività immobiliare, oltreché dall'esigenza di garantire opportuni equilibri finanziari. Ne consegue una decisa razionalizzazione della struttura produttiva e un consistente calo dei costi fissi. Il  personale impegnato si è già molto ridimensionato rispetto al passato, per uscite volontarie e coinvolgimento in mobilità volontaria in altre aziende: ad oggi l'organico conta 320 unità effettive, di cui gran parte saranno in attività, pur facendo ricorso, per periodi determinati e in determinati settori, ad ammortizzatori sociali. Una struttura snella, efficiente, in grado di garantire una presenza ridimensionata ma importante in un mercato difficile e impegnativo anche nei prossimi anni.

 

La manovra finanziaria prevista nel piano, ed oggetto dell'accordo raggiunto con le banche, si compone di due aspetti:

 

- un'operazione di spin-off immobiliare finalizzata al reperimento delle risorse finanziarie per riequilibrare l'attività operativa della Società, supportata principalmente da Federazione delle Cooperative, mediante la società Valore & Sviluppo;

- ristrutturazione del debito coerentemente con i flussi di cassa generabili dalla Società in arco di Piano. L'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto con il ceto bancario si caratterizza principalmente per un riscadenziamento dei finanziamenti a medio lungo termine, il consolidamento delle linee autoliquidanti, scoperto di conto corrente, hot money e delle linee di firma. Sia il Piano, sia il conseguente accordo di ristrutturazione dell'indebitamento raggiunto con le banche, prevedono impegni stringenti per l'azienda e un costante monitoraggio dei risultati.

 

La definizione di un piano sostenibile e la sottoscrizione dell'accordo con gli istituti di credito erano obbiettivi non scontati, il cui raggiungimento è frutto di un confronto serrato, il concorso positivo e collaborativo di molteplici interlocutori, le banche stesse, i fornitori, i clienti.

Sono stati determinanti, ai fini della definizione dell'accordo, l'apporto e gli impegni assunti da diverse strutture del movimento cooperativo, particolarmente ravennati e principalmente Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna, Legacoop Ravenna, CoopFond, CMC e, indirettamente, altre cooperative che a titolo di solidarietà cooperativa hanno messo in campo risorse e garanzie più che significative,  oltre ad una costante attenzione e collaborazione. Non è mancato l'impegno e il sacrificio condiviso dai soci e dai lavoratori della cooperativa, che per molti mesi, dal novembre scorso, hanno accettato di ricevere come acconto sullo stipendio 850 euro mensili, uguali per tutti i livelli retributivi. Le retribuzioni piene sono ora ripristinate.

 

La cooperativa ha poi provveduto sabato scorso al rinnovo degli organi amministrativi, giunti a naturale scadenza triennale. Il nuovo Consiglio di Amministrazione eletto è composto da sette membri (precedentemente erano 11), di cui tre nominati dai Soci Sovventori (sei in totale, tutte cooperative, maggioritaria Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna) e quattro dai Soci Cooperatori e lavoratori. Per i Soci Sovventori figurano Vittorio Morigi (già A.D. di CMC), Francesco Francesconi (già Direttore Finanziario CMC) e Andreuccio Zampiga  (ora direttore di GED). Per i Soci Cooperatori: Iuri Alvisi, Tiziano Bisi, Daniele Lolli e Paolo Zavatta. Daniele Lolli, 32 anni, è stato nominato Presidente, mentre il nuovo vicepresidente è Paolo Zavatta e l'Amministratore Delegato Andreuccio Zampiga. Sul versante operativo rimane Direttore Saverio Ferrari.

 

Il Presidente uscente, Giancarlo Ciani, nominato un anno fa - che assieme a Vittorio Morigi, Francesco Francesconi e Saverio Ferrari ha guidato l'impostazione del Piano e dell'accordo di ristrutturazione - esce a conclusione dell'operazione per riassumere gli impegni definiti nel CCC (Consorzio Cooperative Costruzioni) al momento della fusione col Consorzio Ravennate.

 

«Il movimento cooperativoha dichiarato il Presidente della Federazione delle Cooperative, Lorenzo Cottignoliin questa partita ha fatto la sua parte. In particolare, la Federazione delle cooperative, grazie all'impegno di molte cooperative che hanno contributo alla sua ricapitalizzazione è stata in grado di sostenere in modo efficace il piano di ristrutturazione e rilancio di Iter».

 

Dal canto suo, il presidente di Legacoop Ravenna, Elio Gasperoni, ha sottolineato che: «Questo accordo è importante perché permette una continuità aziendale. Grazie all'impegno di tutto il movimento Legacoop, abbiamo salvato una cooperativa con 110 anni di storia, ma soprattutto una delle realtà più importanti dell'economia provinciale, sia per il settore costruzioni sia per l'indotto».

 

Infine, il neopresidente di Iter Daniele Lolli, ha ringraziato tutti quanti hanno partecipato alla concretizzazione del piano. «Questo ci deve dare almeno un minuto di soddisfazione e gioia, per poi ripartire subito a testa bassa per perseguire tutti gli obiettivi delineati nel piano e che si vanno a contestualizzare in un momento particolare e singolare dell'economia nel suo complesso. Un grazie a tutti i soci e lavoratori che hanno dimostrato un grande senso di collaborazione».

 

 

Ufficio stampa Legacoop Ravenna

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mercoledì 1 agosto 2012

C'è sempre bisogno di sangue. È importante la regolarità della cadenza della donazione anche in estate. Buoni i risultati dei primi sei mesi dell'anno.

 

 

C'è sempre bisogno di sangue. È importante la regolarità della cadenza della donazione anche in estate.

Buoni i risultati dei primi sei mesi dell'anno.

 

I primi sei mesi del 2012, da gennaio a giugno, per l'Avis provinciale di Ravenna, nel suo insieme di sezioni comunali distribuite nel territorio, segnano un trend positivo in quanto a donazioni complessive (sangue intero e plasma). Anche la pratica delle donazioni su appuntamento per il sangue intero, attiva nelle città di Ravenna, Faenza e Lugo, sta dando buoni frutti, tanto che è in corso una riflessione per verificare la fattibilità di estenderla anche in altri punti.

 

E con l'estate il bisogno di sangue continua ad essere presente, anche in maniera più consistente.

 

«In estate diventa ancora più importante la regolarità della cadenza della donazione - sostiene Francesco Laghi, presidente dell'Avis provinciale di Ravenna - La necessità è su tutti i gruppi sanguigni anche se in certi periodi e in certe zone capita a volte che ci sia maggior bisogno di un gruppo rispetto ad un altro. E tra le altre cose i gruppi B e AB, ad esempio, sono estremamente importanti oltre che per il sangue intero anche per la donazione del plasma perché hanno caratteristiche ottimali per gli emoderivati».

 

Nei reparti ospedalieri, nei servizi a domicilio, negli ambulatori le attività sanitarie proseguono con gli stessi ritmi se non addirittura aumentati rispetto all'ordinario.

 

«Basta come fatto esemplare un caso accaduto nei giorni scorsi – spiega Laghi - Una donna di 29 anni ha ricevuto 16 unità di globuli rossi, 10 litri di plasma, 3 terapie piastriniche e 9 crioprecipitati. Le è stato trasfuso l'equivalente di 3 volte il suo volume totale di sangue circolante.

Queste trasfusioni le hanno consentito di vivere e ciò non sarebbe avvenuto se non ci fossero stati, solo per lei, le donazioni di sangue e plasma di 35 fra donatori e donatrici, ai quali va un ringraziamento enorme. E ricordiamo sempre che tutti possiamo averne bisogno, inaspettatamente».

 

Numerose sono quindi le persone che continuano ad avere bisogno di sangue per le loro cure e terapie e l'uso del sangue e dei suoi derivati varia nel tempo. In certe terapie e pratiche sanitarie  può diminuire la necessità, ma in altre, come ad esempio nel caso del trapianto cardiochirurgico,  è in aumento.

 

«In chirurgia generale c'è stata una forte diminuzione dell'utilizzo del sangue - spiega Laghi - Il primario Sogliani sotto questo aspetto ha fornito un grande input avviando un percorso virtuoso per un uso molto attento e corretto di questo bene prezioso. E il punto è stato fatto recentemente durante lo svolgimento del convegno che si è tenuto a Ravenna che ha approfondito la riflessione sulle strategie per una chirurgia senza sangue».

 

L'Avis è impegnata da sempre per essere portatrice di valori e per diffonderli, per incentivare la socializzazione, per stimolare riflessioni e approfondire tematiche di carattere sociale e culturale. In questa direzione vanno gli interventi nelle scuole di ogni ordine e grado (che continueranno anche nei prossimi anni), ed anche una serie di conferenze in fase di realizzazione per l'autunno e per il 2013.

 

«C'è bisogno di ricompattare la società. Oggi è sempre più quella dell'"io" - commenta Laghi - È frastagliata e questo è drammatico per una collettività che si ritiene all'avanguardia nel mondo. Noi cerchiamo di fare la nostra parte e ci rivolgiamo a tutti: ai già nostri donatori, ai nuovi potenziali donatori, ai non donatori, ai giovani, ai meno giovani, ai nuovi cittadini. Siamo tutti qui e tutti abbiamo il dovere di provare a ricostruire 'fiducia'».

 

Ravenna, 1 agosto 2012

 

Ufficio stampa Avis Provinciale di Ravenna

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